Bock, la birra...del caprone

La Bock è una birra a bassa fermentazione nata in Germania, caratterizzata da un colore dal ramato al marrone, un corpo vigoroso, una complessità olfattiva notevole e un contenuto alcolico medio-alto.

Come spesso accade nell’affascinante mondo delle birre, anche per la Bock la storia che ha portato alla sua nascita è legata a doppio filo alla storia di una città ben precisa, e questa volta la città in oggetto è Einbeck, nella bassa Sassonia, Germania.

La storia parte da molto lontano, dal medioevo in cui la città di Einbeck viveva anni di florida crescita dal punto di vista brassicolo e in generale su tutti i settori commerciali cittadini, questo grazie ai privilegi destinati ai membri della Lega Anseatica, ossia quella alleanza che regolamentava e controllava gli scambi commerciali nell’ Europa meridionale.
La birra naturalmente era uno dei prodotti di punta di questa commercializzazione, e questo contribuì ad accrescere il prestigio della birra locale, la progenitrice della odierna Bock.

Quella che oggi chiamiamo Bock nacque però quanto nel 1612 un birraio originario di Einbeck di nome Elias Pichler, che aveva appreso l’arte della birra nella sua città natale, fu assunto come birraio nel birrificio del duca Guglielmo IV a Monaco.
L’unione tra le tecniche produttive bavaresi e lo stile della birra di Einbeck portarono alla nascita di una nuova birra, che venne inizialmente chiamata “Lager forte di Monaco”.

Il richiamo alla birra di Einbeck era però così forte che questa birra iniziò ad essere chiamata Bock, nome nato da una storpiatura in dialetto bavarese del nome della città Einbeck. Siccome il termine Bock significa “Ariete” iniziarono a comparire in etichetta questi animali, cosa che contribuì ad aumentare la popolarità di questa birra.

Le Bock iniziarono quindi ben presto la loro diffusione nel panorama brassicolo europeo, e furono ancora più apprezzate per il loro contenuto nutritivo: infatti, poiché i monaci cattolici in Germania praticavano il digiuno durante le festività religiose come il Natale o la quaresima prima di Pasqua, queste birre venivano utilizzate in sostituzione ai pasti proprio per le loro caratteristiche nutrienti nettamente superiori alle lager più leggere, tanto da essere chiamate con l’appellativo di “pane liquido”.

La diffusione di questo stile ha inevitabilmente portato allo sviluppo di diverse varianti sul genere anche se la più famosa rimane sicuramente la Doppelbock, più alcolica e corposa della sorella Bock, ma ciò che non può sicuramente mancare in una buona Bock è una schiuma abbondante, cremosa e persistente.

Il protagonista del gusto è sicuramente il malto (i più utilizzati sono i malti Monaco e Vienna) con le sue note di tostato e di crosta di pane e caramello. Il luppolo gioca invece un ruolo decisamente meno evidente in termini di aroma, ma con una importante funzione amaricante: quella di sostenere la dolcezza del malto e mantenere questa birra equilibrata e mai stucchevole.

Vale la pena di citare due delle varianti di questo stile birrai poichè hanno entrambe una caratteristica molto interessante:

  • La prima è la Eisbock: si tratta infatti di una versione ancora più alcolica della Doppelbock, la cui gradazione alcolica è ottenuta con un processo di “Distillazione a freddo”. Questa tecnica consiste nel portare al congelamento l’acqua presente nella birra per riuscire a rimuovere il ghiaccio e quindi a concentrare il prodotto ed aumentare la gradazione e il gusto.
    Il profilo aromatico e gustativo è quindi quello di una Doppelbock ma con un corpo decisamente maggiore, pensate che esistono esemplari in commercio che raggiungono il 33%alc vol!

  • La seconda variante degna di nota è sicuramente la Weizenbock: si tratta di uno stile ibrido (Weiss+Bock) che riesce incredibilmente a trasmettere l’eredità di entrambi gli stili che lo compongono. Si uniscono infatti gli aromi di malto (panificato, cereale) con quelli di banana e chiodi di garofano tipici delle weiss; si tratta infatti di una versione ad alta fermentazione che utilizza appunto il lievito Weiss per produrre i classici sentori speziati e fruttati.

 

 

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